Il report social è un’attività essenziale per tutte le aziende e i professionisti che sfruttano i social media come componente strategico all’interno del loro funnel di marketing.
Infatti, l’analisi effettuata attraverso i report social fornisce una prospettiva chiara e informazioni fondamentali per ottimizzare l’efficacia della presenza online.
I cinque passaggi principali per creare un report sui social media:
- Definire gli obiettivi che si vogliono raggiungere, per orientare il brand verso la direzione desiderata per il futuro.
- Identificare gli stakeholder più rilevanti, compresi dirigenti, responsabili del team vendite e marketing, tenendo in considerazione i loro interessi specifici.
- Definire il periodo di riferimento, che può essere settimanale, mensile o trimestrale, in base alle esigenze.
- Selezionare le metriche più pertinenti per valutare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
- Organizzare il report in modo chiaro, rendendo le metriche comprensibili per i destinatari. Integrare intuizioni, raccomandazioni e consigli utili, per avere una visione completa della situazione.
Le metriche
Le metriche più importanti da considerare in un report social media comprendono:
- Engagement: la frequenza di interazioni degli utenti (commenti, like, condivisioni, retweet, click, ecc.). Questa metrica è utile per identificare quali post hanno riscosso maggiore successo tra gli utenti.
- Lead: i visitatori potenziali clienti.
- Copertura: il numero degli utenti che hanno visualizzato il contenuto, identificando i potenziali lead o clienti.
- Impression: il numero delle volte in cui gli utenti hanno interagito con il post.
- Dati demografici: mostrano quali sono i segmenti di pubblico più coinvolti, permettendo di adattare i contenuti in base al target.
- Conversioni: Quando i lead diventano clienti in seguito a una “call to action” (apertura e-mail, download, abbonamento alla newsletter, scansione di un QR code ecc.)
- Audience: il numero di utenti che partecipano alle conversazioni e coloro che risultano più attivi.
- Click-through e Bounce Rate: traccia l’origine online degli utenti, distinguendo tra quelli provenienti dai social e quelli da motori di ricerca o campagne pubblicitarie.
Gli strumenti migliori per monitorare l’andamento
Una volta definite le metriche da tenere in considerazione, è necessario identificare anche gli strumenti migliori per monitorare l’andamento.
Per piccole aziende, sono sufficienti i dati forniti da Business Suite e/o Google Analytics. Per brand più grandi e strutturati, invece, potrebbero essere utili strumenti di terze parti, gratuiti o a pagamento, per avere dei dati più approfonditi e precisi. (es. SocialInsider, ReportGarden ecc.)
La frequenza con cui effettuare il report
La frequenza dei report social dipende da due variabili:
- Quantità dei contenuti: maggiore è la produzione di contenuti, maggiore potrebbe essere la frequenza dei report.
- Caratteristiche del social media: le caratteristiche proprie di ciascuna piattaforma social possono determinare la frequenza ideale dei report.
Tuttavia, è fondamentale adattare la frequenza in base alle dinamiche specifiche del brand e degli obiettivi di marketing.