Il 2023 è stato un anno da record per le multe connesse alle violazioni del Gdpr, con un totale di 1,78 miliardi di euro in sanzioni comminate dalle autorità europee.
L’Irlanda, patria di Meta, si conferma il paese con il maggior numero di multe, con un ammontare complessivo di 2,86 miliardi di euro. Proprio Meta (ex Facebook) detiene il primato per la sanzione più alta mai emessa per violazione del Gdpr: ben 1,2 miliardi di euro, inflitta dal Data Protection Commissioner irlandese nel maggio 2023 per il trasferimento illegale di dati degli utenti verso gli Stati Uniti.
L’Italia si posiziona al quarto posto per importo di multe, con 145 milioni di euro, dietro a Lussemburgo (746 milioni di euro) e Francia (546 milioni di euro). Va sottolineato che la distribuzione delle sanzioni rispecchia anche la concentrazione di aziende sul territorio nazionale, in particolare multinazionali tecnologiche o gestori di grandi quantità di dati.
Oltre alle violazioni legate alla raccolta e al trattamento dei dati, le multe sono spesso comminate per mancata notifica dei data breach. Il numero di notifiche di violazioni dati è rimasto stabile negli ultimi 12 mesi, con una media di 335 al giorno. Germania, Paesi Bassi e Polonia hanno registrato il maggior numero di casi totali, mentre la Danimarca si posiziona in testa per il rapporto tra notifiche e popolazione.
Cosa ci aspetta nel futuro? Le aziende devono prepararsi ad un contesto in continua evoluzione, con le autorità europee che intensificheranno i controlli ed erogheranno sanzioni sempre più severe.
Le Big Tech continueranno a essere sotto osservazione, ma la privacy legata all’intelligenza artificiale e la gestione dei cyber attacchi saranno i temi caldi del 2024, secondo le previsioni del Garante privacy italiano. Infatti, aumenteranno le indagini e l’applicazione delle norme sui sistemi e sulle soluzioni di Ai più invasive e ricche di dati personali.
Nuove multe all’orizzonte anche su questo fronte!