Meta è stata obbligata dall’Antitrust a riprendere le trattative con la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) per la questione dei diritti d’autore sui contenuti musicali condivisi sulla piattaforma. Difatti, sono attive nuove fasi di negoziazione per stabilire un piano che consenta ai musicisti di essere inseriti e pagati correttamente per i loro lavori al fine di voler creare un ecosistema più equo per la musica online.
La questione dei diritti d’autore è sempre stata causa di discussione tra Meta e SIAE. Nel 2020, l’Antitrust aveva avviato un’inchiesta sulle presunte violazioni dei diritti d’autore da parte di Facebook nel mercato italiano. A seguito di tale indagine, Meta si era impegnata a cercare una soluzione al problema, ma le trattative erano poi state interrotte a causa di alcune divergenze tra le parti.
Meta ha accettato di riprendere la negoziazione con la SIAE, la società italiana che si occupa della gestione dei diritti d’autore, e così facendo dimostra l’interesse per la tutela dei diritti dei suoi utenti e per il rispetto delle leggi che regolano il mercato dei contenuti digitali. La decisione di Meta rispecchia quella precedentemente presa da altre grandi piattaforme come YouTube, Spotify e TikTok, che hanno già stipulato contratti con la SIAE per avere l’autorizzazione a pubblicare i contenuti musicali su queste piattaforme.
L’Antitrust ha deciso di intervenire per garantire la tutela dei diritti d’autore dei musicisti italiani e per favorire una concorrenza leale nel mercato dei contenuti digitali.
In conclusione, scegliendo di ripristinare le trattative con la SIAE, Meta ha aperto un varco importante verso una maggiore tutela dei diritti d’autore dei musicisti, soprattutto in un momento in cui gli streaming musicali stanno diventando sempre più popolari e la concorrenza è all’ordine del giorno.